Edilizia Ok oltre ai vari servizi offerti si occupa anche della posa del parquet prefinito utilizzando le varie tecniche di montaggio che variano in base al tipo di essenza prescelta.
Il parquet è uno di quegli elementi costruttivi che sicuramente riesce a dare un tocco di classe e nello stesso tempo rendere l’ambiente molto gradevole.
E’ costituito da elementi in legno a sezione rettangolare di varie dimensioni chiamati listelli o listoni se di dimensioni maggiori. La loro natura è variegata e dipende all’essenza dalla quale proviene.
Anche il colore e la venatura dipende dall’essenza del legno utilizzato.
Ad esempio il rovere è chiaro mentre il faggio ha una tonalità che dà più sul rosato. Entrambi sono sensibili all’umido ed alle variazioni di temperatura, quindi saranno poco adatti per luoghi dove c’è presenza d’acqua o riscaldamenti a pavimento, mentre il teak è una essenza di colore scuro che resiste così bene all’umido al punto da essere applicato nel settore nautico.
Quindi nella scelta del parquet bisogna tener dell’ambiente dove verrà posato.
Possiamo raggruppare i parquet in quattro tipologie:
- Massello
- Prefinito
- Impiallacciato
- Laminato
Il Massello è il parquet per eccellenza in quanto è interamente costituito dall’essenza legno, questo giustifica il suo costo elevato.
Ha bisogno di cura sia nel montaggio che nella manutenzione e necessita di varie fasi di lavorazione prima che si possa rendere fruibile.
Il Prefinito è quello più diffuso per la semplice ragione che non necessita di alcuna manutenzione in quanto ha già subito tutte le fasi di lavorazioni nell’industria che lo ha prodotto, deve essere solo posato.
E’ costituito da tre strati: legno nobile che è la parte in essenza che conferisce solidità al pavimento e permette di essere levigata , supporto formato da un legno povero disposto in senso trasversale alle venature del legno ed il terzo strato disposto nello stesso seno del primo, serve a bilanciare e dare stabilità.
Lo strato di legno nobile superiore deve essere minimo 2,5 mm, sotto tale dimensione non si parla più di parquet.
Il costo varia principalmente in funzione dello spessore di questo strato, difatti maggiore sarà più avrà durata nel tempo. Si stima che la prima rilamatura, dove verrà levigata circa 1mm della superficie, venga fatta dopo i primi 20 anni. Da ciò si deduce che più lo strato nobile superficiale è spesso, più tali operazioni si potranno ripetere nel tempo.
L’Impiallacciato è esteticamente è molto simile al prefinito, ma costituito da uno strato sottile di legno che lo rende meno costoso e meno durevole nel tempo.
Il Laminato è interamente plastificato, è composto superiormente da uno strato protettivo ad alta resistenza, un laminato pressato ad un pannello di fibra di legno in HDF (High Density Fileboard) e poi un terzo strato di laminato a carta impregnata che ha la funzione di controbilanciatura e isolamento.
Per scegliere il laminato adatto alle proprie esigenze basta osservare la classe di resistenza, come enunciato dalla normativa europea EN 13329/00, la quale suddivide tutti i prodotti laminati in classi di resistenza all’abrasione:

Schema classi di restistenza all’abrasione
La Posa in opera può avvenire con tre tecniche diverse:
- Inchiodatura
- Incollaggio
- Flottante
L’Inchiodatura è meno usata all’interno delle abitazione e consiste nell’inchiodare ogni singolo componente ad una struttura sottostante (magatelli) che a sua volta è annegata nel massetto o tassellata alla struttura sottostante in cemento. Ha dei costi più elevati e tempistiche più lunghe. Viene fatto solo per i parquet di massello.
L’Incollaggio viene fatto con dei collanti specifici e su di un supporto asciutto. Nel caso in cui il supporto sia un massetto cementizio bisogna applicare un promotore d’adesione seguito da uno strato di autolivellante
o di una rasatura cementizia tissotropica da fare asciugare almeno per 12 ore.
Nel caso la posa debba avvenire su un supporto preesistente, tipo un vecchio pavimento, prima dell’incollaggio del parquet si può optare anche per l’inserimento di un isolante acustico (tipo un materassino fonoisolante) per migliorare l’insonorizzazione diminuendo quindi il rumore da calpestio. Misura questa che viene adottata prima della posa dei massetti.
La posa Flottante è simile alla precedente. La differenza sta nell’appoggiare semplicemente il parquet su di un materassino fonoassorbente che lo isola dal sottofondo e ne limita l’effetto eco durante il passaggio.
A prescindere dalla tecnica utilizzata è buona norma osservare le seguenti fasi prima della posa, che deve essere fatta una volta completate tutte le opere di finitura tinteggiatura compresa:
- misurazione dell’umidità relativa dell’ambiente badando che non sia superiore al 70%;
- lasciare il parquet ancora confezionato per almeno 24 h nel luogo di posa in modo da favorire l’assorbimento dell’umidità di quello specifico ambiente;
- verificare che l’umidità relativa del sottofondo cementizio sia inferiore al 2% oppure intervenire con dei materiali idonei;
- la temperatura durante la posa non sia inferiore ai 10°;
In un buon parquet ,anche nei maxi formati, i tre strati incrociati assicurano la massima stabilità, assorbendo le variazioni di temperatura ed umidità che provocano i movimenti nelle fibre naturali del legno.